mercoledì 23 gennaio 2008

Gocce di rugiada



Scrivere.. questa sera ho voglia di scrivere, sarà il vento fresco,
saranno le nuvole rosa nell'azzurro o le quattro stelle che si vedono
vicine o lontane dalla luna, sole nel cielo nero nero… Ci sono di
quelle sere in cui respiri l'odore del freddo e ti ricordi di momenti
passati, di attimi in cui hai sentito quello stesso mistero, una volta
sul tram di sera andando a teatro quando arrivi per la prima volta
nella piazza che diventerà parte della tua vita e non lo sai, quella
che tutte le volte che ci vai ti viene la malinconia, che tutte le
volte ti ricordi di quanto sei solo davanti alla luna grande, rossa in
quelle sere… la stessa piazza che di giorno è solo un grande spazio
pieno di alberi e di persone che vanno e vengono con le loro
preoccupazioni e di sera è vuota, c'è solo il pub davanti alla fermata
del tram con l'insegna gialla e il barista solo che si fuma una
sigaretta, c'è il rumore del vento, il sussurro delle foglie
accarezzate. Ho sempre pensato che tutte le volte che ci sarei passata
di sera, di notte, mi avrebbe ricordato della solitudine e dell'amore
insieme e invece anche lei mi ha sorpreso e ho scoperto qualcosa di
nuovo… Che strano quest anno.. questo periodo che neppure so definire,
questo periodo in cui penso a tutto e a niente, in cui un giorno ho un'
ossessione che mi tormenta e un giorno tutto si trasforma. Tutto è
diverso e uguale nello stesso tempo… Il tempo si distorce, a volte
corre, a volte sparisce e sparisce lo spazio e le preoccupazioni, i
doveri… sono come sospesa nella nebbia fra gli alberi, in una città
addormentata, deserta nel gelo, nel fumo piccante che brucia gli occhi
e la gola, nell'azzurro che sfuma, diventa blu dolce, profondo,
allegro, preoccupato, sincero… Cos'è tutto questo? Cos'è questa mia
droga? Una candela, un fiammifero nel buio, agli occhi sei barlume che
vacilla.
Leggo parole, infinità di parole, fiumi.. Amore, fantasia,
illusione, tristezza.. sapere e non sapere… perché vivo? Perché sento…
Sono sogni quelle parole, mesi, anni di sogni, mi sembrano gocce di
rugiada sulle foglie al mattino presto nel silenzio, ancora nel buio,
gocce che riflettono la luce gialla dei lampioni ancora accesi nel
cortile pieno di alberi, enorme… o il rumore tenue di una fontana che
muore nella notte… o il sussurro delle foglie mosse dal vento… sono
parole magiche, che ti fanno innamorare di un luogo, di una canzone, di
un momento che non hai mai visto, ascoltato e che non hai vissuto, ma
che diventa parte all'improvviso del tuo passato. E' strano che dei
piccoli segni su una pagina ti facciano entrare nella vita di una
persona, di un personaggio, ti facciano sentire nello stesso tempo solo
perché sono passate, inventate, sono di un altro, ricordi di cui non
fai parte e anche parte di un tutto, senti nello stesso tempo, insomma
che non sei solo, che qualcuno sente le tue stesse cose anche se in
modi, momenti diversi.. Che dire? Ho scoperto che si può ogni tanto non
essere soli.

"Comptine d'un autre été"- Yann Tiersen- Amelie
'' Pas
si simple''- Yann Tiersen- Amelie

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