domenica 4 novembre 2007

Piazza della Repubblica


Piazza della Repubblica.

Inizia a spegnersi il cielo di porpora e si intravede l'eterno, il
nero inondato di occhi splendenti. E il suo sorriso già si scorge,
dolce, enigmatico, bianco in cielo. Cammina stanca. Gli occhi persi
fra le luci che si accendono lente, piccole su altissime ombre. Un
vento leggero le accarezza le guance gelide e si insinua sottile fra
le foglie dell'albero sul semaforo. Attraversa la strada ed il fruscio
lieve delle foglie si allontana, si spegne coperto dal rumore
incessante dei motori. Si ferma in mezzo alla piazza enorme incoronata
da alti palazzi di vetro e attende… dieci minuti e il tram non arriva,
ma si iniziano a sentire i sapori della sera: aromi intensi e vociare
allegro, senza pensieri, dopo il lavoro, alla fermata. Una ragazza
bassa dagli occhi profondi come il mare e sorridenti racconta qualcosa
ad un ragazzo incantato disegnando con le braccia cerchi piccoli e
grandi… Una vecchia striminzita, con i capelli tinti di viola raccolti
in uno chignon, le labbra nascoste dal rossetto e terra incrostata
sulla pelle sgualcita fuma una sigaretta fissando torva l'orario del
tram.. Un uomo impettito, avvolto in un capotto costoso racconta i
suoi meriti, neppure fingendo umiltà, ad una donna elegante, con
lunghi capelli neri, lineamenti fini e l'ironia dipinta sul volto.. Ed
una sagoma nera in lontananza: cammina sulla lunga banchina… si
avvicina. E' una donna sulla quarantina, capelli rossi tinti e corti.
Occhi azzurri, timidi, di bambina, ma contornati di piccoli solchi.
Cammina sgraziata e ostile, il suo corpo grasso avvolto in una giacca
blu scura, di plastica, pantaloni marroni. Si ferma… la guarda per un
attimo… <<Ciao!>> La bocca si apre in un sorriso sincero e
l'espressione sorpresa << Come stai? Da quanto tempo non vieni da
noi!>>.
Chi è? Ha qualcosa di familiare, ma chi è? Sembra che mi conosca
bene…<< Ciao!>> Sorride imbarazzata , lo sguardo intenso fisso negli
occhi di quella signora come se volesse vedere i suoi pensieri, che
non si ricordi di lei? <<E' vero, è da un sacco che non vengo, ma tu
come stai?Dimmi…>>
<<Mah.. io? Più o meno…>> Esita… gli occhi capricciosi e il volto
imbronciato come quello di un bambino a cui viene negato un
giocattolo. Abbassa lo sguardo insicuro. <<Insomma… Francesca è
cattiva, non vuole sostituirmi e io volevo andare con le mie amiche
all'oratorio a preparare le decorazioni per Pasqua, mia madre dice che
è importante..>>
<<Capisco..>> sorride dolce di fronte a tale semplicità.
<< Ma domani ci vado in oratorio, poi vado con mia madre a comprare il
vestito per il giorno di Pasqua e la colomba e l'uovo e, sì, anche lei
deve comprare il vestito perché, sai, è un giorno importante.. poi
vado in oratorio e.. aiuto le mie amiche e Don Salvio… A lui piacciono
moltissimo le mie decorazioni…>>Parla quella donna.. i suoi pensieri
tutti in quelle parole,non nasconde nulla ed il suo volto non ha
misteri, non enigmi… anch' esso parla, parlano i suoi occhi, le sue
labbra, le sopracciglia…
Arriva il tram rumoroso, come dal nulla.. Confusa dall'improvvisa
apparizione non sa come bloccare quella pioggia di parole.. Guarda il
tram, la donna, il tram, di nuovo la donna che non capisce e continua
a parlare.. Adesso.. non può perdere il tram, è da più di mezz' ora
che lo aspetta… Adesso! <<Scusa…cara, è il mio, devo proprio andare,
ciao, verrò a trovarti, Buona Pasqua!>>
Sale in fretta sul tram, inciampa, si guarda intorno imbarazzata e
barcolla fino ad un posto vuoto sulla panchina di legno. Le luci
basse, antiche.. Iniziano a scorrere i palazzi, gli alberi scappano
veloci…

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