martedì 6 novembre 2007

Sogni



Questa sera sono davvero stanca... sono solo le dieci e sono morta. Ma ho paura di andare a letto...buio.. soffitto scuro... orologio.. bagno e ancora buio e poi... immagini velocissime che scorrono senza sosta, senza lasciarsi osservare, quasi senza poter essere colte... oppure immagine singola che si ripete all'infinito come un disco incantato.. Sono ossessioni questi sogni.. Questa notte era la volta di un naufragio. Il mare piatto, nero come la pece sotto un cielo blu scuro, immenso, ancora bagnato di un po' di luce... Io con una folla infinita di persone ci troviamo su un battello, una zattera al pelo dell'acqua, confondibile con essa.. qualcosa non funziona, ma le persone sono inspiegabilmente tranquille. Solo io non so cosa fare e osservo in panico una vecchietta che tira giù la sua scialuppa, soddisfatta della sua intuizione: lei s'era portata una scialuppa come se fosse un fazzoletto, un portafoglio, un ombrello.. Era come se la stesse tirando fuori da un quadro la sua barchetta: nel buio era comparso un enorme muro bianco che nascondeva l'orizzonte, l'infinito, anzi era diventato l'infinito e quella previdente vecchietta, come dipinta anche lei su quel muro, senza bisogno di nulla che la tenesse sospesa in aria, calava la sua barchetta bianca a strisce rosse con una corda.. lentamente... con tranquillità. E io la osservavo impotente. Ed ecco che le immagini iniziano a scorrere veloci e tutto cambia... la massa di persone ora si trova su piccole zattere che non sembrano reduci di un naufragio tutte curate e illuminate da eleganti lanterne ad olio... ma le immagini scorrono e ci troviamo tutti in una sorta di spazio fiera in campagna... è tutto allagato e l'acqua arriva fino alle spalle... di nuovo tutto cambia e l'acqua viene velocemente riassorbita per lasciare posto allo sterrato e a serie di localini, di bar che fanno panini e a questo punto io sto inseguendo un uomo triste di quelli creduti stupidi dalla folla, ma che in realtà hanno sempre ragione anche se nessuno dà loro retta... dovevo chiedergli scusa per non avergli creduto... quell uomo si trasforma in Schwarzenegger e a scompare nella folla... Mi ritrovo sola di nuovo... vedo in lontananza i miei amici che mangiano un panino alla mortadella ed è di nuovo nulla... le immagini riprendono a scorrere veloci e questa volta non riesco a distinguere niente se non qualche particolare che velocemente si sfuma e si trasforma... ed è di nuovo soffitto, orologio e buio... ronzio della luce nel corridoio e sono di nuovo sveglia, ma le immagini continuano a scorrere, questa volta sono pensieri.
Tuuto questo diventa un'ossessione... sono sempre gli stessi pensieri che continuano a presentarsi come se il disco si fosse incantato, variati solo di qualche insignificante particolare dalla parte razionale della mente che tenta di bloccare questo flusso innarestabile...

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